Come riconoscere uno scienziato da un parolaio
Lo scotto che si deve pagare all’incremento della diffusione della cultura tramite il sistema dei social-media è quello che sfocia nelle fake-news. Esse sono purtroppo una piaga della moderna società e infrangono non solo le regole dell’etica, ma contribuiscono a vanificare il progresso culturale.
E le fake news trovano anche dei preziosi alleati in coloro che si spacciano per esperti, millantando conoscenze che altri faticano ad acquisire spendendo anni e anni di studi.
Come si può riconoscere un esperto da un parolaio? Potrebbe apparire quasi impossibile, in un mondo dove prevale l’immagine e chiunque potrebbe costruirsi una fama di saccente, al di là delle sue reali conoscenze.
La soluzione migliore sarebbe quella di risalire al significato del termine “scienza”.
Nei tempi antichi tutto ciò che era “conoscenza” veniva interpretato e catalogato nell’ambito scientifico. Ma ci si accorse ben presto che questa impostazione aveva la debolezza di comprendere nella Scienza anche discipline come l’astrologia, la magia, la cartomanzia, l’alchimia, ecc.
Si passò poi a ritenere scienza tutto ciò che potesse essere verificato e ripetuto.
Purtroppo la maggior parte delle persone ritengono ancora che questo sia il mezzo definitivo, senza accorgersi che restano escluse tutte le scienze umane, quelle del pensiero, e gran parte delle scienze pratiche. In effetti il metodo sperimentale o empirico sono datati di ormai due o tre secoli.
Oggi si fa riferimento all’epistemologia, al metodo e all’utilità.
Detto questo resta comunque evidentemente scoperto l’aspetto del come riconoscere lo scienziato da colui che millanta di esserlo.
In realtà esistono delle regole che se applicate possono facilmente distinguere uno studioso serio da un individuo che sfrutta poche conoscenze e le abbina a tanta “lingua”.
Generalmente, infatti, lo scienziato o l’esperto “vero” non ama “costruire” la propria fama facendosi spicciola pubblicità, ma lascia parlare i fatti. Ma c’è un mezzo ancora più efficace per riconoscerlo.
La Scienza (quella vera, e non quella fatta di fumo) è prudente.
Troverete MAI un vero scienziato che si pronunci in modo categorico. Nemmeno per annunciare le proprie teorie.
Gli scienziati e i ricercatori conoscono bene l’aleatorietà delle nuove scoperte, fatte al giorno d’oggi con il contributo importante delle supposizioni. Le teorie derivano nella maggior parte dei casi da deduzioni logiche e da calcoli. Sono annunciate dopo essere verificate in ogni loro parte, per quanto è possibile dalle conoscenze più aggiornate. Ma non si spacciano mai per certezza o verità incontestabile.
Tutte le volte in cui leggiamo delle espressioni di massima sicurezza circa una teoria, dobbiamo riconoscere che si tratta di un ossimoro. Se è teorie, significa che non è certezza. E se non è certezza, non è neppure sicurezza.
La Scienza studia, approfondisce, esperimenta, verifica e poi annuncia una soluzione. Non LA soluzione. Tutto è passibile di verifica, di miglioramento, e qualche volta di ritrattazione.
Ecco la regola fondamentale: la Scienza è prudente. Tutto ciò che viene dato per certo non è vera Scienza.